Linux

Formattare e montare un disco su Linux

Ho aggiornato il contenuto della pagina il 14 Marzo 2014

Come formattare un disco per Linux e montarlo con distribuzioni tipo CentoOS o comunque discendenti da Red Hat.

Pochi semplici passi da ripetere anche su altre distribuzioni.
Per prima cosa colleghiamoci come utente root o con altro utente avente privilegi da amministratore.
A questo punto cerchiamo il nome del nostro nuovo disco, per fare questo è sufficiente controllare nella cartella /dev l’elenco dei nuovi dischi attivi. Nel nostro esempio immaginiamo di dover agganciare ad una macchina virtuale CentOS il nuovo disco /xdevb.

Utilizziamo il comando fdisk che ci consente di poter eseguire alcune operazioni sul nuovo disco. Assicuratevi di aver digitato bene il disco su cui operare in quanto la distruzione dei dati presenti è irreversibile. Personalmente per precauzione eseguo sempre un backup dell’intera installazione prima di ogni operazione. Se ovviamente si tratta di una macchina virtuale, eseguo una snapshot e poi una copia di backup dell’intera macchina.

Diamo il comando: fdisk /dev/xdevb

fdisk ci proporrà le seguenti opzioni:

P= vedo tutte le partizioni
d= delete partizione
n= nuova partizione
t= tipo file system
w= salva ed esci

Dovendo creare una nuova partizione, selezioniamo n e procediamo con invio

n=nuova partizione
p= primaria (dare 1)
w=salva

Successivamente scegliamo p (partizione primaria) e digitiamo 1 (prima partizione).
Per la dimensione del disco da creare, consideriamo di utilizzare tutto lo spazio disponibile della partizione, quindi possiamo dare due volte invio confermando di voler utilizzare tutto lo spazio disponibile.
In ultimo digitiamo w (write) per salvare le impostazioni scelte.

A questo punto la partizione è stata creata, dobbiamo ora formattare la partizione appena creata.

Per fare questo utilizziamo il comando: mkfs.ext3 /dev/xdevb1

Attenzione: Qui stiamo formattando con il file system ext3. Io consiglio dove è possibile di utilizzare il file system ext4 ormai affidabile. Se questo non dovesse essere disponibile perché la distribuzione è datata o comunque non è supportata, possiamo o meglio dobbiamo utilizzare il file system ext3.

Da notare che per la formattazione va indicato /xdevb1 e non /xdevb.

Questo perché abbiamo deciso di creare una sola partizione su quel disco. Se avessimo voluto creare 2 o più partizioni dovevamo indicare xdevb1, xdevb2, xdevb3,….

Il tempo per la formattazione varia, da alcuni minuti a qualche ora, dipende dalla dimensione del disco.

A questo punto il disco è pronto per poter essere utilizzato, prima però va montato in una cartella.

Vediamo come montare un disco o una partizione ad ogni avvio del sistema operativo.

Andiamo nel file fstab che gestisce i dischi da montare ad ogni partenza. Il file va modificato con l’editor da noi preferito, io utilizzo nano:

nano /etc/fstab

Aggiungere come ultima riga nel file:

/dev/xvdb1 /nuovo ext3 defaults 0 2

Qui abbiamo ipotizzato di montare nella cartella /nuovo il disco appena creato.
Una volta inserita la riga possiamo salvare ed uscire dall’editor. Attenzione agli spazi quando inserite la riga, l’importante è lasciare almeno uno spazio tra un campo ed un altro e che vada tutto su una sola riga. Il rischio è un errore al boot di linux con conseguente blocco.

Creiamo quindi la cartella in cui vogliamo montare il nuovo disco con:

mkdir nuovo

Ora montiamo il nuovo disco nella cartella /nuovo senza riavviare il sistema operativo.
Per fare questo diamo il comando:

mount -t ext3 /dev/xvdb1 /usb

Se vogliamo montare il disco utilizzano le access list, il comando per il montaggio è il seguente:

mount -o,rw,acl /dev/xvdb1 /nuovo

Spero sia tutto ok, se avete problemi o suggerimenti per il post potete utilizzare la funzione commenta qui in basso.

Note sulla modalità di scrittura del post
Questo articolo è stato scritto da me, senza alcun aiuto dai sistemi di intelligenza artificiale, quali OpenAI, ChatGPT e simili.

Felice Balsamo

Classe '75, si dedica alla sua passione di sempre, l’informatica. Inizia la sua attività nel 1998 gestendo un internet provider configurando router CISCO e Modem 33,6 Kbit/s. Dal 2001 si dedica alla realizzazione di servizi web,SOAP,WSDL, DTT (Digitale Terrestre), protocollo MHP per servizi interattivi del digitale terrestre. Dal 2006 cura e gestisce CMS ottimizzati per le attività SEO, si occupa di comunicazione web per aziende e campagne politiche. Dal 2008 al 2012 è Consigliere Nazionale di Assoprovider (www.assoprovider.net), carica ricoperta per 2 mandati consecutivi fino al Maggio 2012. Per 11 anni (fino ad Ottobre 2022) ho collaborato con il Comune di Napoli per le attività di comunicazione, informatizzazione, razionalizzazione delle risorse economiche e contrasto all'evasione per il Comune di Napoli curando la delega all'informatizzazione. Attualmente mi occupo di ottimizzare i processi aziendali e aumentare il numero di visitatori dei siti web, dei social dei miei clienti, continuando da oltre 20 anni la mia attività finalizzata ad ottimizzare il posizionamento dei siti web su Google e sui social, incrementando il numero di visitatori, dei follower e curando campagne di sponsorizzazione sul web. Mi occupo quindi dell'ottimizzazione tecnica, della messa in sicurezza e ovviamente scrivo contenuti dedicati affinché i siti web dei miei clienti siano sempre aggiornati e tecnicamente più meritevoli della concorrenza. Seguimi sul mio profilo Facebook: https://www.facebook.com/balsamofelice

2 pensieri riguardo “Formattare e montare un disco su Linux

  • Come ti trovi con centos e xen? Perché non usi Vmware?

    Rispondi
    • Come tutte le prime volte c’é sempre un motivo strano. Acquistammo nel 2007 un server DELL R200 su cui installare vmware e alcune istanze LAMP. Creammo l’ISO di vmware per l’installazione ma non riconosceva la presenza del dvd per installare le iso delle macchine virtuali. Dopo alcuni riscontri sui forum, provammo il consiglio di un utente che come noi aveva risolto usando XEN di Citrix. Facemmo la stessa prova e funzionó subito al primo tentativo. Avendo pure installato le macchine virtuali e messe in produzione per prova sono rimaste per anni. Da li tutta l’architettura è stata implementata su cluster xen.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.